Finalmente Dji introduce il suo primo gimbal ad impugnatura singola volto alla stabilizzazione di fotocamere DSLR e MIRRORLESS. Sebbene Dji abbia innovato e al contempo spaccato il mercato dei gimbal professionali con la serie Ronin e Ronin-M, adesso arriva un po’ in ritardo con la nuova variante, probabilmente per dare all’osmo il tempo necessario a farsi strada, ritrovandosi in un mercato abbastanza affollato e con concorrenti agguerriti. In tutti i casi il Ronin-S insieme alla Panasonic GH5S (ne parliamo in questo articolo) sono stati gli annunci più apprezzati e attesi al CES 2018 di Las Vegas dai videomakers di tutto il mondo. Troviamo divertente la “S” in comune condivisa dai due dispositivi, che seppur di aziende diverse, siamo sicuri che insieme formeranno una delle combo più potenti del 2018 in ambito video professionale.

Il Ronin-S si presenta non tradendo il design sempre elegante e ricercato di Dji, sebbene non siano state ancora annunciate le specifiche tecniche ed i vari pesi ed ingombri possiamo sicuramente paragonarlo al principale competitor, Zhiyun Crane 2.

Una delle features che più mette in crisi il concorrente già su mercato, è proprio la proposta di un sistema di follow focus remoto, con la differenza che un colosso come DJI probabilmente otterrà i permessi per controllare i sistemi di Sony, Panasonic e Canon che ricordiamo essere l’unica marca completamente compatibile col Crane 2.

Altra chicca interessantissima è il posizionamento del motore di Roll spostato verso il basso che consente la totale visibilità di qualsiasi display, proprio come ha fatto (Per primo) il nostro talentuoso connazionale Giantommaso Befunno col suo Icecam Tiny 2 Vision e che tra l’altro rappresenta una validissima realtà Italiana, con un’assistenza potremmo dire individuale e quindi inimitabile.

Tra le altre features che propone il Ronin-s vi è una modularità avanza che consente di sganciare completamente la maniglia dal gimbal vero e proprio, rendendolo molto trasportabile ma soprattutto ne consentirà una probabile compatibilità con altri prodotti dji. Alcuni tra gli accessori annunciati per il Ronin-S sono: un Focus Control Center, che consentirà di regolare con precisione la messa a fuoco, una soluzione di montaggio sul veicoli, Dji Master Wheels, Dji Master Force, un motore di messa a fuoco esterno e un adattatore per piastra potendo così adattare il proprio sistema preferito di accessori e slitte a sgancio rapido. Dal modello di preproduzione infatti notavamo la slitta e piastra di tipo proprietario che dicerto è un punto a sfavore rispetto alla soluzione adottata sul Crane 2, ovvero quella di sfruttare una piastra standard Manfrotto.

Molto pubblicizzatà è la modalità sport, che altro non è che una risposta al movimento dell’operatore rapidissima, consentendo di seguiere e stabilizzare oggetti e persone a grandi velocità.

Immancabile ormai il joystick per controllare con precisione in modalità manuale i movimenti di pan, tilt e roll; il look dello stick sembra proprio quello di un controller per droni, farà sentire a casa molti di noi.

Per quanto riguarda la commercializzazione di Ronin-S si parla del secondo quarto dell’anno (Non riusciamo a darci pace circa chi e perchè abbia introdotto sta storia dell’anno contato in quarti :D), quindi ci aspettiamo una presentazione del prodotto definitiva con tutta probabilità al NAB 2018 che sarà dal 7 al 12 aprile a Las Vegas e una commercializzazione reale tra giugno/luglio. Il prezzo è ancora indefinito ma si parla già di 1.000 euro. Una mossa apparentemente scontata sarebbe quella di non superare le tre cifre visto che le alternative esistono a prezzi decisamente più competitivi, ma se Dji manterrà la promessa e soprattutto alta la bandiera della qualità che ci ha abituato a conoscere in questi ultimi anni, non ci sarà storia per nessuno.

Gimbal o meno… Movila: Move you dreams!

Alessandro Costanzo