Oggi vi voglio parlare del Tilta Nucleus N un super economico e compatto follow focus remoto!

Vediamo il contenuto della confezione:

Il prodotto arriva racchiuso in una semplice scatola di cartone priva di pellicola ma con tanto di tenebrosa scritta Nucleus,

all’interno di questa troveremo una piccola valigetta in tessuto che contiene il prodotto stesso.

La cosa bella di questo prodotto è che oltre ad essere micidiale nel prezzo e nella qualità come vi dicevo, viene fuori con una buona dotazione di accessori che lo rendono subito versatile sia per un uso su camera a spalla che posizionato su gimbal.

Dunque all’interno troviamo subito i due pezzi principali ovvero il motore e l’handwheel,

poi abbiamo una piccola piastra che presenta, insieme alla classica vite da ¼ di pollice, un alloggio per canne da 15 mm insieme proprio ad una canna in metallo in cui viene posizionato il motore, troviamo poi un cavo micro usb per ronin-s e normale, un adattatore per montare la handweel sul manico del crane 2 e una piccola slitta a sgancio rapido installabile anche sul ronin s. Due anelli per adattare le lenti fotografiche anche se noi vi consigliamo soluzioni diverse come degli anelli seamless, continuando poi abbiamo alcune chiavi esagonali con le relative viti e infine una coppia di batterie ricaricabili da 800 mah da 3.7v che somigliano le AA ma non sono loro, il tutto insieme ad uno stranissimo caricabatterie.

A proposito di quest’ultimo ho visto che in giro per il web alcuni l’hanno ricevuto un po’ diverso, alcuni presentavano la polarità positiva e negativa, altri addirittura con un caricabatterie diverso e dall’aspetto più classico, comunque tutto abbastanza relativo.

Tilta ci ha abituati ad una qualità costruttiva veramente alta e un design sempre ricercato e anche stavolta possiamo dire che non siamo rimasti delusi.

Una cosa ch mi piace particolarmente è la ghiera in legno dell’handwheel che fa troppo pro oltre che restituire un touch and feel bellissimo.

Il prodotto è rivolto ad un’applicazione non troppo aggressiva, in quanto il motore supporta un’alimentazione che va da 5 a 18 volt, per alcuni obiettivi dalle ghiere molto rigide o per movimenti di fuoco molto veloci, potrebbe non essere sufficientemente potente.

D’altro canto nell’uso indie come il nostro, riteniamo il prodotto un fuori classe e un must have per tutte quelle situazioni in cui avete sempre sognato di remotare il vostro fuoco! La latenza è veramente minima e il range del segnale è molto buono, 12 metri tranquilli.

Analizzando da vicino il prodotto vediamo che l’handwheel ha un tasto calibrazione, un tasto rec da usare sia per l’accensione del prodotto che come rec remotato, un piccolo display, due tasti per muoversi nel menu e infine un tasto set, troviamo poi un ingresso micro usb probabilmente per aggiornamenti firmware futuri e il vano batteria. Per quanto riguarda il motore invece abbiamo il display per monitorare canale, stato e potenza, due tasti per modificare il canale, un piccolo foro per quello che sembra essere un trigger per il controllo remoto della camera e subito accanto l’ingresso micro usb per l’alimentazione dello stesso, a proposito dell’alimentazione nelle conclusioni di questo articolo vi dirò il mio parere su questo punto.

Passiamo adesso alla configurazione che è semplicissima:

Inserite la batteria nel controller ed alimentatelo con un pressione prolungata sul tasto rec. Mentre il motore va alimentato attraverso l’ingresso micro usb, a questo punto spostate i due dispositivi nel medesimo canale, per farlo nell’handwheel muovetevi con un doppio colpo sulle due frecce, stessa cosa nel motore sempre doppio colpo. Una volta settato il canale, girando l’handwheel il motore a questo punto si muoverà. Non resta che calibrare la lente per settare il fuoco di minima e massima distanza.

Per le ottiche cinema che hanno uno stop duro, il procedimento può essere eseguito mediante l’auto calibrazione, semplicemente tenendo premuto per qualche istante il tasto cal.

Invece Per le ottiche fotografiche che in genere non hanno un finecorsa rigido dobbiamo eseguire la calibrazione manuale. Per eseguirla quindi allontaniamo il motore dalla ghiera e posizioniamo l’ottica al punto di minima messa a fuoco, subito dopo poggiamo il motore alla ghiera, attenzione senza esercitare troppa pressione verso la lente perchè potrebbe creare delle tensioni indesiderate stressando motore e innesto macchina, e facciamo un doppio tap sul tasto cal, muoviamo adesso la ghiera dell’handwheel spostando delicatamente il fuoco dell’ottica all’infinito, una volta posizionati eseguiamo un altro doppio tap su cal, avremo così eseguito la calibrazione manuale.

Potremo adesso sfruttare liberamente tutta la corsa di rotazione dell’handwheel con una grande precisione.

Una funzione molto interessante presente è la possibilità di settare due punti A e B di messa a fuoco, ovvero se abbiamo un fuoco molto complesso da fare e conosciamo i due punti estremi massimi e minimi, ad esempio un soggetto che parte da 3 metri dal sensore e arriva a 50 cm magari a f1.8, potremo settare questi due punti sfruttando con maggiore precisione l’intera rotazione dell’handwheel. Il tutto in modo semplicissimo, basterà posizionare la ghiera al punto minimo di messa a fuoco e premere il tasto set, apparirà la lettera A sul display, poi muoversi al punto massimo e premere nuovamente il tasto set, apparirà la lettera B. Adesso noterete che ruotato tutto il controller riuscirete a muovervi esclusivamente fra questi due punti di messa a fuoco, essendo così molto più precisi.

Fatta questa veloce panoramica sulla qualità e possibilità del prodotto passiamo alle mie impressioni finali e quindi al

PERCHE’ ACQUISTARLO E PERCHE’ NO

I pro per cui consiglio di acquistarlo sono assolutamente la qualità costruttiva, precisione, silenziosità, compattezza, design, facilità d’uso, dotazione di accessori inclusi, compatibilità assoluta con tutta la famiglia nucleus di tilta e infine prezzo eccezionale che oscilla attualmente tra i 134 e 255 euro, ma attenzione al solito al discorso provenienza cina e tutte le problematiche eventualmente connesse come guasti di fabbrica e simili, consiglio sempre di spendere qualcosina in più ed avere le garanzie di un venditore serio o comunque di amazon, io ad esempio l’ho acquistato da quest’ultimo, ed ho beccato un modello guasto, non avveniva il paring tra motore e controller, reso in mezzo secondo e prodotto nuovo di pacca senza stress, fosse stato China… se vabbè.

Mentre tra i contro, una cosa che ci ha fatto valutare altre opzioni e che rimane secondo me il limite più grande di questo strumento, è l’impossibilità di auto alimentare il motore a batteria, dovendo trovare in qualsiasi configurazione un po’ di spazio per un power bank o comunque preoccuparci di avere almeno un’uscita 5 volt, anche se consigliamo di alimentarlo minimo con la 12 volt per avere più coppia e quindi più spunto per il motore.

Quest’ultimo comunque non è proprio potentissimo e con qualche lente potreste non riuscire a muovervi come vorreste se non addirittura incorrere in un blocco del motore per il troppo carico.

Trovo poi che l’anello bianco sia un po’ troppo compatto e quindi andare a segnare alcuni riferimenti col nastro diventa un’operazione complicata.

E infine un’altra pecca da tenere bene in considerazione è l’impossibilità di mantenere in memoria l’ultima calibrazione effettuata dopo lo spegnimento e riaccensione del motore, rendendo molto macchinoso l’uso di lenti fotografiche che necessitano della calibrazione manuale, soprattutto in quegli ambiti documentaristici dove l’immediatezza e la rapidità è parte cruciale del lavoro come il wedding ad esempio.

Per il resto, se queste note dolenti non vi riguardano o magari non incidono troppo sull’utilizzo che avete in mente di fare, ripeto, il Tilta Nucleus N è un oggetto assolutamente da avere per il filmmakers indipendenti e videografi!

Se vuoi approfondire l’argomento puoi guardare il video che abbiamo prodotto nel nostro canale youtube e iscriverti per rimanere aggiornato su tutti i nuovi caricamenti.

Move your dreams!

Alessandro